Il 19 Maggio 2023 è stata inaugurata la mostra “Solidarte, l’Arte che Arriva al Cuore” che resterà disponibile fino al 21 Maggio presso la Ex Chiesa dell’Angelo a Lodi. Una mostra frutto di una fitta e creativa collaborazione con tre classi del Liceo Artistico Callisto Piazza di Lodi. Un’iniziativa che mette al centro il dono: il dono della creatività, dell’empatia e delle opere stesse.
La collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado è fondamentale per un ente del terzo settore quale la Fondazione di Partecipazione Casa della comunità che ha a cuore la promozione e tutela, condivisa con la scuola, del bene comune. Con il Liceo Artistico Callisto Piazza di Lodi si è strutturato un vero e proprio patto di comunità per mettere la creatività, originalità e competenza artistica degli studenti delle classi 3^ al servizio della Casa della Comunità e permettere loro di conoscere le problematiche della povertà, in particolare quella alimentare, e del disagio sociale che quotidianamente supportiamo con gli empori solidale: il diritto a una spesa autonoma, dignitosa, personalizzata sulle esigenze della persona.
La Casa della Comunità potrà così beneficiare del dono delle opere realizzate dai ragazzi che arricchiscono gli spazi dell’emporio con uno sguardo nuovo e partecipato e non solo… Come preannunciato da Paolo Landi, gli spazi sono ridotti e non in grado di mettere in mostra tutti questi lavori: pertanto, non essendo stimabile alcun valore in quanto ogni opera suscita un valore soggettivo, verranno battute a un’asta di beneficienza e rese disponibili al pubblico.
Presto verranno fornite maggiori informazioni, ma nel mentre vi lasciamo con qualche riga riportante il grande lavoro svolto dalle tre classi:
La classe 3° A di Arti figurative (docente Elena Amoriello) ha realizzato una serie di schizzi e progetti sui temi fondamentali legati allo spreco del cibo, dare e ricevere, impatto ambientale. Tutti gli studenti nel mese di novembre hanno visitato il Centro di Raccolta Solidale e per un giorno hanno aiutato i volontari a consegnare il cibo ai più bisognosi. Questo ha permesso loro di addentrarsi in un mondo che poco conoscono ma che è servito a tutti per arricchirsi. Le tele realizzate sono state dipinte con la tecnica ad acrilico e nello stile ci siamo avvicinati alla pop art perché ci piaceva richiamare, oggi come allora, il significato del rapporto stretto tra arte e pubblicità, del messaggio che ogni immagine può restituire. Alcuni artisti e opere di riferimento in cui gli studenti si sono ispirati: le carni di Claes Oldenburg, le lattine di zuppa di Andy Warhol, Renato Guttuso, Roy Lichtenstein,Robert Rauschenberg.
La classe 3° D di Grafica (docente Teresa Carossa) ha creato grafiche digitali utilizzando i programmi Adobe Illustrator e Adobe Photoshop ispirandosi prevalentemente allo stile della POP ART: colori vivaci, immagini di forte impatto, a volte anche ironiche, ma sempre ricche di significato. Le cornici sono state realizzate con del cartone di recupero così come i quaderni, in diversi formati, nascono dal riutilizzo del packaging di cibo quotidiano unito ai fogli altrimenti scartati nel nostro Laboratorio. Anche gli adesivi che trovate all’ingresso e la locandina dell’evento sono opera della 3D.
La classe 3° E di Scenografia (docente Giovanna Fabbri) ha incentrato l’attenzione sul tema specifico dello scambio solidale e dello spreco alimentare come ridistribuzione equa delle risorse. Abbiamo studiato movimenti come Slow Food e Terra Madre fondati e divulgati da Carlo Petrini, il tema di chef stellati come Bottura con il Refettorio Ambrosiano a Milano, realtà dove nomi dell’alta ristorazione cucinano piatti prelibati con i resti della grande distribuzione regalando dignità al cibo che andrebbe sprecato. Abbiamo riflettuto sul tema del Banco Alimentare e del movimento di Vandana Shiva sulla banca dei semi. Abbiamo cercato di riflettere e mettere a fuoco il tema del gesto di donare e ridistribuire il cibo che deve essere leggero, non autocelebrativo, di vera condivisione gioiosa, deve essere orizzontale e volere il bene dell’altro salvaguardando gli aspetti pratici ma anche emozionali e affettivi. E’ stato scelto come trait d’union fra le tre classi il tema della pop art, quell’estetica diretta e colorata a tinta piatta molto comunicativa. Su queste basi sono nate intuizioni visive legate al mondo surreale del gioco di mondi possibili dove poter consumare cibo attraverso la tessera a punti. Il cibo “buono, pulito e giusto” come dichiara Carlo Petrini, è stato il protagonista in tutta la sua bellezza di cibo colorato e gioioso.